27/05/2018: Battuta a Faggiona

Ad un’ora non pervenuta di una calda e soleggiata mattina, parcheggiamo la macchina a quello che la memoria del buon MVP indica come lo sterrato per la vecchia area mineraria di Faggiona: si minava manganese in uno strato di diaspri dove che, da qualche parte, confina con una lama di calcare.

Scendiamo lo sterrato rigorosamente a piedi, onde evitare di incorrere nelle ire di colui che afflisse un divieto di transito: giunti al torrente troviamo senza fatica il primo tratto del canale.
Ora: in quest’uscita speleologia ne abbiamo fatta poca, ma un po’ di cutura su Faggiona l’abbiamo raccolta sul campo: l’area, oggi decisamente in abbandono, era in passato certamente frequentata, come testimoniato da ben tre ponti sommersi dalla vegetazione di cui solo uno crollato, e certamente ineressante per i minatori, come testimonaito dal curioso Canale di Faggiona.

Il Canale di faggiona è sostanzialmente un manufatto degli anni ’20-’30, consistente in due tratti di condotta in cemento armato che imbrigliano il torrente. Non so il significato del primo tratto, ma certamente il secondo aveva lo scopo di far si che l’acqua del torrente non finisse nell’Inghiottitoio di Canale faggiona, un inghiottitoio che si apre in un sistema che intercetta la sottostante miniera: bloccando l’afflusso d’acqua, si preveniva l’allagamento della miniera. L’effetto è venuto meno dopo il cedimento di un tratto di condotta a monte dell’inghiottitoio, col torrente a riguadagnare almeno in parte la sua vecchia via.
Oggi noi abbiamo percorso il primo misterioso tratto, senza neanche trovare il secondo: torneremo aramti di decespugliatore ad aprirci una via nella selva ligure.
In compenso, abbiamo identificato due miniere che sembrano abbastanza stabili e soprattutto meritevoli di rilievo. In quella non sbarrata, documentiamo geotritoni con il loro pasto (limonie).

Geotritone e limonia, miniera presso Faggiona

Parzialmente soddisfatti dall’aver identificato l’area, partiamo alla volta della Val di Vara, con l’idea di visitare Zegori. Deviamo per il pranzo a Varese Ligure, dove tra vino e cannelloni ci scampiamo una copiosa grandinata.

E’ UNA BOZZA TESTA DI MINCHIA, LO SO CHE E’ SCRITTO COL CULO!